è così che ci chiamano, al giorno d'oggi

17 settembre 2005

Quando Gigi D'Al starnazzava "Campioni del cuòre"

Paesani era quello che piangeva sempre. Piangeva perchè non giocava, piangeva perchè si era rotto la gamba, piangeva perchè la morosa gli voleva bene e lui era felice. Piangeva. Gne gne gne, ininterrottamente, manco fossimo a Napoli durante la liquefazione di San Gennaro. Oggi Paesani è uno dei contendenti di Giada, la nuova bionda tronista di Uomini&Donne, che pure lo riconosce e quindi c'è reality nel reality e ci si commuove pure noi. Gne gne gne.
Giuffrida era invece l'eterno primatista nella classifica del pubblico. Praticamente era sicuro titolare ogni partita, e si pensava che sicuramente lui sarebbe stato uno dei tre vincitori finali. Alla finale, però, quelli che di calcio ne sanno per davvero (massì, compreso Lele Oriali), gliel'hanno messa in quel posto escludendolo dal podio. Oggi Giuffrida ha pubblicato un libro (!?) dalla scandalosa copertina per Mondadori, di cui parla pure Camillo. Qualche perla? "La speranza è l'ultima a morire. La mia volontà morirà con essa". Per quanto ci riguarda, 112 pagine che sono già un must.
E Gullo, invece? Il Conte era il mio preferito. Perchè si vedeva che era andato in televisione per fare il buffone, e lo faceva pure bene. Secondo me era il più schietto nel suo interpretare un personaggio, auto-ironicamente. Anche il più adatto alla TV, se vogliamo, con una presenza che suscitava immediatamente simpatia o fastidio. Che fa oggi, Francesco? Ovviamente non gioca a calcio, stupidini. Io l'ho visto in Tv con altri due inutili prodotti della catena di montaggio starlette - cioè Marina del GF#1 e un altro trascurabile bellone - mentre co-conduceva le finali di Miss Muretto. Lui era il capitano della fazione delle buone. E c'è un aneddoto da raccontare. Siparietto privato: Gullo con due murettine amiche, appartati. L'obiettivo è triturare l'anima per cavarne fuori qualche catodica emozione. Francesco chiede ad una delle due se è disposta a lasciare la finale per salvare l'altra. Lei, bellissima, dice di si. Il Conte allora insiste e appesantisce la situazione raccontandole che, se è così, per lei il gioco è concluso. Lei non fa cenno, e si alza. Il Conte allora le dice che è tutto uno scherzo e che non è vero. Baci, abbracci, e poi l'inquadratura cambia. Dopo qualche secondo Gullo è là, in un angolo, commosso per davvero da veri buoni sentimenti, che piange come un bambino (e non come Paesani). Alla fine, aveva ragione Daveblog.