è così che ci chiamano, al giorno d'oggi

07 settembre 2005

Scoprire l'acqua calda quando ormai sta bollendo da un po'

I giornali si accorgono che la droga non è comprata e consumata solo dai "drogati". E per fortuna c'è l'assistente sociale che ci spiega che "c’è anche la componente del disagio familiare". E c'è anche il racconto verità: "Aveva 30 anni, era andato ad una cena in compagnia di amici. Loro avevano deciso di fargli uno scherzo. Quel giovane era il classico “bravo ragazzo”, i compagni di serata lo avevano fatto bere e gli avevano infilato in tasca una bustina di cocaina. L’alcol lo aveva fatto star male, così gli amici erano stati costretti a chiamare l’ambulanza. In ospedale, i medici avevano sottoposto il giovane a lavanda gastrica e lo avevano spogliato per il ricovero. Da una tasca, però, era caduto l’involucro con la cocaina. Di qui, la segnalazione alla Prefettura". La realtà è che dietro un muro di ipocrisia culturale, sociale e legislativo si cela un mondo di consumo abbastanza quotidiano e accettato. Di fronte a questa autentica piaga sociale si preferisce però chiudere gli occhi. Così poi i giornalisti scrivono questi scoop. Scusate, mi sbaglio o i Radicali è da qualche tempo che lo vanno predicando all'opinione pubblica?