è così che ci chiamano, al giorno d'oggi

06 novembre 2006

Giuro! L'ho scritta prima della copertina di Blow Up (ma in realtà copiai da MarinaP)


JOANNA NEWSOM
Ys

Drag City/Wide
Non c’è bisogno che amiate il folk di quelli con la chitarrina acustica. Con Joanna Newsom è diverso. E’ la donna dell’uccello dal sangue rosso, Smog, e sta scrivendo assieme a Bjork il suo nuovo album. Di Bjork, intendo. Tanto per capire di chi parliamo. E’ magia, qui. Abbandonate la città ed entrate in una foresta dove la luce taglia di traverso i pini e una meteora splende nel cielo. E’ da lì che parte la luce. E’ li che si accendono le mani di Joanna mentre le muove tremula sull’arpa. Accompagnata da Steve Albini dietro il banco dello studio, registra condotta in cabina di regia da Van Dyke Parks (che, fra le altre cose, all’allucinato Brian Wilson dei Beach Boys scrisse i testi di “Smile”). Mixa tutto Jim O’ Rourke. Il risultato è un viaggio nella mano di una ragazza la cui voce disturbata disegna mondi simbolici. E ti ci porta con gentilezza. In cinque tappe che non durano mai meno di sette minuti. Che a volte ti lasciano un po’ disorientato, stanco. Perchè facili sono i dischi con i piedi per terra, non quelli le cui basi stanno nel sogno. Può essere onirico, un album così. O, come in questo caso, semplicemente bellissimo. (Zero)

Guarda: Session della BBC
Scarica: Monkey&Bear

5 Comments:

Anonymous Anonimo said...

dopo alcuni ascolti non ho ancora capito se è un album bellissimo o una rottura di palle colossale...o una via di mezzo. boh.

2:27 PM

 
Anonymous Anonimo said...

vorrei sapere cosa ne pensi..

http://www.boll.splinder.com/post/9819279

4:07 PM

 
Blogger carlo said...

le due cose non si escludono... :)

8:14 PM

 
Anonymous Anonimo said...

ho deciso: capolavoro

12:03 PM

 
Blogger carlo said...

oooooo. molto bene! :)

12:12 PM

 

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