è così che ci chiamano, al giorno d'oggi

30 settembre 2005

Come Sandro Bondi

Il caso della casalinga che riconosce solo Berlusconi.

29 settembre 2005

For whom the phone rings

Sono le dodici circa. In cuffia sta andando il nuovo album dei Broken Social Scene, Paolo e Fabri battono le ultime voci di costo del progetto per Heineken. Squilla il telefono della redazione di Rockit.

- Pronto.
- Ciao, sono Enzo Miceli, il produttore di Daniele Silvestri.
- Piacere, qui Carlo Pastore.
- Come forse sai, io e Daniele abbiamo aperto una etichetta, Panama Music. Ieri le ANSA hanno rilanciato la notizia del nostro casting, forse hai sentito qualcosa...
- Sinceramente no. Ero impegnato, ieri.
- Beh, allora ti spiego. In collaborazione con il MEI e con Rockstar, abbiamo lanciato questo casting per giovani band emergenti, che potranno venire a fare un'audizione di fronte a me stesso ("me stesso", ok?, Ndr).
- Che cosa si ottiene, partecipando?
- Il costo di iscrizione è irrisorio, e diamo un grande servizio alle band emergenti... capisci, non abbiamo fini di lucro.
- Ok, ma verrà inciso un disco e vi verranno ceduti i diritti, no? Ci sarà un contratto discografico, no?
- No, è questo il fatto. I ragazzi avranno la possibilità di partecipare ad un master gratuito. Noi probabilmente non rientreremo neanche nelle spese, capisci, il costo di iscrizione è di soli 40 euro ("soli 40 euro", ok? Dimenticate che AW è gratis, l'HJFC è gratis, ecc., NdR). Probabilmente ci guadagneremo in immagine.
- Senti... ehm... qual è il tuo nome di battesimo?
- Enzo.
- Ok, senti Enzo, io ciò che posso fare è consigliarti due cose: mandaci il comunicato e io vedo magari di farne una news.
- Beh, quello puoi andarlo a pescare dalle ANSA, trovi le ANSA di ieri e lì c'è il comunicato.
- Ok, magari vado poi sul vostro sito e c'è qualcosa in più... però, senti, io ti consiglio di compilare la sezione bandi sul sito, potresti dare molta visibilità alla vostra iniziativa.
- Ah, ma allora non hai capito.
- Cosa, scusa?
- Io non voglio essere messo insieme a dieci altri bandi. Non mi interessa.
- E quindi cosa vuoi, Enzo? Vuoi magari uno spazio a voi dedicato in homepage?
- Esatto, magari con il logo di Panama in bella evidenza e il rilancio della notizia. Guarda che questo è un grande servizio che facciamo alle band.
- Guarda, Enzo, la vostra iniziativa è stimabile, però non siete gli unici che fanno cose di questo tipo e, al di là di collaborazioni molto strette, noi di solito gli spazi in homepage li vendiamo.
- Si ma qui le band avranno di fronte me stesso ("me stesso", ok?, NdR), che qualcosa nella mia vita l'ho fatto, ok?
- Si, Enzo, ma noi abbiamo lavorato con grandi realtà affermate quanto la tua, per esempio con Heineken, fornendo grandi opportunità alle band emergenti, ma anche loro per promuoversi - cosa che ti interessa fare - hanno pagato.
- Carlo io lavoro con Daniele Silvestri, i suoi successi li ho firmati anche io.
- Senti, Enzo, l'unica cosa che posso fare - per intanto - è dare la notizia sul sito. Poi darò un occhio al regolamento e decidiamo magari qualcos'altro. Ok?
- Si, vabbeh, ti lascio il mio numero. Ricordati che è senza scopo di lucro.
- Ok, dai, dammi il tuo numero...


Attacco. Mi schifo per l'arroganza del tipo. E manco il tempo di mettere giù la cornetta che suona di nuovo il telefono.

- Pronto.
- Pronto sono Jsfhsh, ho appena scritto un libro su Hfasjt ash, di Universal.
- Si, ciao.
- Volevo sapere come fare a pubblicare il mio libro, in cambio poi ti darò un grosso contributo.



Io ho paura.

25 settembre 2005

Vi vogliamo così

Dal congresso di Fiuggi, Emma For Ministro, meno Chiesa nello Stato e meno Bertinotti nell'Unione. Altro che Stefania Craxi, che la si può capire ma non si fa politica con il rancore. Per fortuna c'è Bobo, e Pannella, che invita Ruini a farsi una canna.

Girls wanna have fun

Un'amica a Milano: "La donna deve essere trattata a pesci in faccia. Devi scoparci in tutte le maniere e siamo contente". In un thread sul forum di Rockit Elisa arriva a dire che "io ormai sono giunta alla conclusione che con gli uomini non bisogna parlarci... dio ce li affida per coccolarli, curarli, rispettarli e farli morire di piacere." Cioè. Le donne vogliono essere trattate da donne, chiamate al telefono perchè sono donne, ritenute sostanzialmente degli essere umani perchè sono donne. Ma in realtà non è un problema il come le tratti; l'importante è che ogni tanto le scopi.

23 settembre 2005

Quando cambia il vento

L'ennesima botta di Ferrara a Berlusconi. Dopo Galli della Loggia, Panebianco sul Corriere. La moderazione di Anselmi su La Stampa. Ma il meno atteso è Feltri, che però non riesco a linkare (uff).

19 settembre 2005

C'era una volta la droga pesante

Torno ancora sulla questione coca-Moss. Non perchè mi interessi il magnifico soggetto, bensì perchè mi affascina la reazione dell'opinione pubblica a riguardo. Eccezionale, a tal proposito, è la lista dei commenti al post pubblicato su Macchianera. Fra i commentatori d'eccezione troviamo Simona Siri (che parla della Moss) e Filippo Facci (che parla di sè), ma è interessantissimo valutare la percezione che ha la cocaina nell'immaginario comune dei visitatori del sito. C'è un'Italia che si autodefinisce "normale" che rivendica la propria fatica di vivere e accusa l'Italia Che Pippa di non essere "normale"; c'è invece chi afferma che nell'Italia "normale" c'è chi pippa coca esattamente come nel jet-lag, teoria questa che posso confermare per esperienza. E poi ci sono quelli intelligenti. Il migliore? Eccolo qua: "il perbenismo americano a volte è insostenibile".

17 settembre 2005

Nulla di nuovo dalla narice occidentale

Sulla questione di Kate Moss che pippa felice, proprio non mi aspettavo questa ondata di ipocrisia. E credo neanche lui e niente meno lui.

Update: ci sono novità; da copione, ovviamente...

Mi hanno detto che sei diventata pazza ma io so che sei normale

Meg è brava. Gentile e disponibile. Il suo ultimo disco mi piace molto, anche se è molto Bjork e molto Mina. L'ho pure intervistata, però via mail, e questo deve avere influito nella razionalizzazione dei pensieri. Perchè altrimenti non si spiega come la stessa ragazza che mi raccontava della "Napoli travagliata e violenta" delle "connivenze tra politica e camorra" oggi - ed è già la seconda intervista a cui assisto - faccia fatica ad esprimere il concetto di "tolleranza".

Report dal backstage dell'Mtv Day che si sta tenendo in questo momento a Bologna. Spazio No Excuse (quello legato a Geldof, Bono e Live 8).

Victoria: Meg, cos'è per te la tolleranza?
Meg: Ehm... per me... ci sono due facce.
V: Due significati?
M: Si, due significati. Ehm... il primo è relativo... ehm... al rispetto della diversità, all'accettazione delle diversità... no? Il secondo... ehm.. invece è relativo a... ehm... è... ehm... è intollerabile che si tolleri che ogni tre secondi muoia un bambino.


Mah. Sembra quasi che da quando le hanno tolto la pappa vetero-comunista dei 99posse abbia dovuto fare i conti con il mondo. Meglio così che prima, questo è sicuro. Però chissà che cazzo le fa fumare, il suo nuovo fidanzatino.

Il giustiziere Grillo

Dell'iniziativa di Grillo sul "Parlamento Pulito" ne avrete probabilmente sentito parlare, o magari letto direttamente sul suo blog. Per quanto mi riguarda, si tratta di populismo puro e dannoso. E a riguardo ha detto tutto Luca Sofri.

Quando Gigi D'Al starnazzava "Campioni del cuòre"

Paesani era quello che piangeva sempre. Piangeva perchè non giocava, piangeva perchè si era rotto la gamba, piangeva perchè la morosa gli voleva bene e lui era felice. Piangeva. Gne gne gne, ininterrottamente, manco fossimo a Napoli durante la liquefazione di San Gennaro. Oggi Paesani è uno dei contendenti di Giada, la nuova bionda tronista di Uomini&Donne, che pure lo riconosce e quindi c'è reality nel reality e ci si commuove pure noi. Gne gne gne.
Giuffrida era invece l'eterno primatista nella classifica del pubblico. Praticamente era sicuro titolare ogni partita, e si pensava che sicuramente lui sarebbe stato uno dei tre vincitori finali. Alla finale, però, quelli che di calcio ne sanno per davvero (massì, compreso Lele Oriali), gliel'hanno messa in quel posto escludendolo dal podio. Oggi Giuffrida ha pubblicato un libro (!?) dalla scandalosa copertina per Mondadori, di cui parla pure Camillo. Qualche perla? "La speranza è l'ultima a morire. La mia volontà morirà con essa". Per quanto ci riguarda, 112 pagine che sono già un must.
E Gullo, invece? Il Conte era il mio preferito. Perchè si vedeva che era andato in televisione per fare il buffone, e lo faceva pure bene. Secondo me era il più schietto nel suo interpretare un personaggio, auto-ironicamente. Anche il più adatto alla TV, se vogliamo, con una presenza che suscitava immediatamente simpatia o fastidio. Che fa oggi, Francesco? Ovviamente non gioca a calcio, stupidini. Io l'ho visto in Tv con altri due inutili prodotti della catena di montaggio starlette - cioè Marina del GF#1 e un altro trascurabile bellone - mentre co-conduceva le finali di Miss Muretto. Lui era il capitano della fazione delle buone. E c'è un aneddoto da raccontare. Siparietto privato: Gullo con due murettine amiche, appartati. L'obiettivo è triturare l'anima per cavarne fuori qualche catodica emozione. Francesco chiede ad una delle due se è disposta a lasciare la finale per salvare l'altra. Lei, bellissima, dice di si. Il Conte allora insiste e appesantisce la situazione raccontandole che, se è così, per lei il gioco è concluso. Lei non fa cenno, e si alza. Il Conte allora le dice che è tutto uno scherzo e che non è vero. Baci, abbracci, e poi l'inquadratura cambia. Dopo qualche secondo Gullo è là, in un angolo, commosso per davvero da veri buoni sentimenti, che piange come un bambino (e non come Paesani). Alla fine, aveva ragione Daveblog.

12 settembre 2005

This is (not) an excuse

Perchè ormai il rock'n'roll non è solo questione di chitarre. Qui tutto sulle nite-version dell'ultimo disco della band che ha coniato in maniera eccezionale il suono poi definito come electro-rock. (Grazie Fausto)

11 settembre 2005

Our children must have rock'n'roll

C'è lei che ne ha scritto e alla fine è giusto che ne scriva anche io, perchè certe situazioni sono paradossali. Passi il tempo ad ascoltare un disco per convincerti che quel disco è brutto come ti sei convinto debba essere. E ascolti e ascolti, e ti metti in modalità cinico-cagnesco per aspettare il momento in cui puntare il dito ed urlare "eccolo! beccato! l'avevo detto che facevate cagare, bastardi!". E invece continui a metterlo su e ogni volta cresce come una fantastica bolla di sapone che ti apre le porte e ti porta via, verso dancefloor più roll e mondi migliori possibili. Un po' come per i The Rakes, magnifica band urbana e ggiovane e rock'n'roll e trendy e insomma quegli aggettivi lì, che ti piacciono perchè parlano la tua stessa lingua e dicono le cose che stavi pensando. Guarda caso, hanno lo stesso produttore.

Sarà che preferisco chi ci prova sempre

Sarà giusto quel che dice Giusto Ferronato. Sarà vero. Però vincere un mondiale così, amministrando secondi e terzi posti e collezionando uscite fortunose (degli altri) è proprio una tristezza.

09 settembre 2005

We, italians

Una simpatica parata di luoghi comuni sugli italiani. Tanto per confermare il luogo comune che siamo sempre i più bravi a tirarcele addosso. E anche i più simpa.

07 settembre 2005

Scoprire l'acqua calda quando ormai sta bollendo da un po'

I giornali si accorgono che la droga non è comprata e consumata solo dai "drogati". E per fortuna c'è l'assistente sociale che ci spiega che "c’è anche la componente del disagio familiare". E c'è anche il racconto verità: "Aveva 30 anni, era andato ad una cena in compagnia di amici. Loro avevano deciso di fargli uno scherzo. Quel giovane era il classico “bravo ragazzo”, i compagni di serata lo avevano fatto bere e gli avevano infilato in tasca una bustina di cocaina. L’alcol lo aveva fatto star male, così gli amici erano stati costretti a chiamare l’ambulanza. In ospedale, i medici avevano sottoposto il giovane a lavanda gastrica e lo avevano spogliato per il ricovero. Da una tasca, però, era caduto l’involucro con la cocaina. Di qui, la segnalazione alla Prefettura". La realtà è che dietro un muro di ipocrisia culturale, sociale e legislativo si cela un mondo di consumo abbastanza quotidiano e accettato. Di fronte a questa autentica piaga sociale si preferisce però chiudere gli occhi. Così poi i giornalisti scrivono questi scoop. Scusate, mi sbaglio o i Radicali è da qualche tempo che lo vanno predicando all'opinione pubblica?

Ti salverà Berlusconi, mediocre

Vittorio Feltri se la prende con Mentana - e con il suo Matrix - alla sua maniera. Eppure il discorso è sempre il solito: del padrone non si può parlare male in casa sua, e siamo d'accordo. Ma dove non è casa sua?

04 settembre 2005

E pure molte più cagate di cane sul marciapiede

Una ricerca racconta la Milano che invecchia, divorzia e soffre la precarietà. Ma pure reinizia a fare figli (sopratttutto grazie agli immigrati, credo).

Sono un cacciatore serio, io (drammi professionali di un metrosexual)

«Il gossip mi ha fatto passare per una persona superficiale - ha continuato Cocco - e sul piano calcistico mi ha tagliato le gambe. Voglio dimostrare con i fatti di poter tornare quello di qualche stagione fa».
(Francesco Cocco, al Corriere)

Cocco. Sisi, Francè, ti prendono sul serio!

Tanti saluti da un piccione

"Nonostante i catastrofismi sulle pagine dei giornali sullo stato dell'economia italiana, io continuo a fare l'ottimista, perché sono ottimista. Vedo le mie aziende come funzionano e vedo come funzionano tutte le aziende quando parlo con gli imprenditori. Faccio delle domande e chiedo: quante persone avete licenziato? Pochi alzano la mano; quante persone avete assunto? Molti alzano la mano; chi tra di voi ha perso? Nessuno alza la mano".
"La verità è che stiamo nel benessere. Tutti hanno il telefonino, la propria macchina, al massimo il 2% degli italiani viaggia in treno e un altro 3% in metrò. Qualche giorno fa aspettavo un mio amico a un incrocio e osservavo: non passa un'auto con due persone, sempre una sola a bordo, questo dimostra che ne abbiamo tante e che ognuno di noi ne ha uno".
(Silvio Berlusconi, Cernobbio)

La forza di Berlusconi sta nel parlare come la gente comune. "Ero fermo ad un incrocio aspettando un mio amico e notavo...", quante volte ci si ferma ad aspettare qualcuno e ci si guarda intorno riflettendo e analizzando. La sua miopia però è se stesso: continua a credere che gli italiani siano affascinati dalla sua figura vincente, e che basti continuare ad auto-riferirsi per vincere le prossime elezioni. Fa finta di non conoscere la realtà di chi arranca ad arrivare a fine mese, di chi per stare al passo folle della società fa il mutuo per andare in vacanza, di chi si strozza la vita pur di vestire un capo firmato. Tanto basta una bella campagna comunicativa, che ce vo (lo afferma pure Moderatamente Ferdy in un'intervista al Corriere). Il problema è che arriva sempre il giorno in cui su chi continua a decantare l'ottimismo arriva una sonora cagata di piccione. Che porterà pur bene, ma sempre cagata è.

Update: ne parla anche Galli della Loggia qui.

03 settembre 2005

Le iene di Katrina

Riguardo Katrina, la tragica catastrofe naturale che ha colpito il Sud degli Stati Uniti, io credo che i giornali italiani debbano immediatamente fare un passo indietro. La situazione è chiara: in seguito alla calamità, la prima occupazione dei cronisti e degli opinionisti è stata quella di focalizzare e sottolineare la colpa di Bush, quasi fosse lui il vero ed unico colpevole della faccenda. E il fatto che nessuno dei nostri giornali abbia lanciato campagne di sostegno lo conferma, quasi la solidarietà non fosse prevista, nei confronti della potenza più ricca del mondo.
Il Presidente Bush ha le sue colpe, e lo dice bene Gianni Riotta nell'editoriale del Corriere di oggi. Katrina ha riportato a galla disagi sociali nascosti e scelte governative precedenti sbagliate. Ma leggere di Zucconi che imputa al Presidente la colpa della catastrofe per non aver firmato il trattato di Kyoto (con conseguente deduzione: aggiustatevi, che siete ricchi) è fanta-giornalismo, della peggior specie perdipiù.
Così i giornali riscoprono i negri delle suburbie americane e dedicano alla loro tragedia le copertine; gli editorialisti scatenano la loro penna anti-Bush usufruendo al solito di dati di sondaggi (ma da dove arrivano?) che danno l'amministrazione di destra in calo, in uno scoppiettante think-thank da wishful thinking (come ben scrive Rocca sul Foglio).
Senza il terrorismo, forse, l'America di Bush avrebbe affrontato con più oculatezza questa tragedia, ed avrebbe evitato qualche migliaio di morti. Ma oggi gli Stati Uniti appaiono come una Nazione non più capace di affrontare tutte le sfide alle quali viene interpellata, e di questo - com'è normale - pagherà chi l'amministra. Ma non credo che godere delle tragiche difficoltà altrui sia un atteggiamento corretto e indicativo di capacità di potenza, soprattutto da parte di chi mira a sostituirsi proprio a chi oggi è sotto ferro e fuoco, umano e naturale.

02 settembre 2005

Mi piaceranno

Non ho ancora ascoltato interamente il nuovo disco dei Baustelle, solo il loro singolo, che come al solito mi ha ucciso. Però già se ne parla: qui e qui, per esempio. Non ho nemmeno ascoltato il nuovo dei Franz Ferdinand, solo il loro singolo, che mi ha ucciso pure quello. Ne ho pure visto il video - che trovate qui, e mi fa morire dal ridere perchè è tipo "Matinèe" però molto più ironico, cazzone, glamour. Colas ne ha parlato qui nel dettaglio. Sapete una cosa? Credo mi piacerà.

Ah, se non ci fosse Kate, che mondo noioso sarebbe

C'è una che ne sa più di tutti, riguardo la coppia rock più glamourous del momento. Ne ha pure fatto un bell'articolo sul nuovo, luccicante magazine di Repubblica per noi ggiovani, XL. Beh, ai fini della fine della storia, le sarà utile sapere questo.